La Basilica di San Pietro in Vaticano: Il grande abbraccio della Fede

Esiste un luogo unico, a Roma, dove fede, arte e storia si intrecciano con una maestosità che lascia senza fiato. Simbolo senza tempo della cristianità, la Basilica di San Pietro in Vaticano, insieme all’antistante Piazza San Pietro, è un microcosmo dove la sacralità si manifesta in solenni architetture e capolavori artistici. L’abbraccio del colonnato del Bernini e l’ombra della grandiosa cupola michelangiolesca accolgono da secoli pellegrini, turisti e curiosi provenienti da ogni angolo del mondo. E voi, siete pronti a lasciarvi conquistare? Allora, allacciate le scarpe (comode, mi raccomando…) e tuffatevi in questa meraviglia che sa sorprendere ogni volta, anche chi pensa di aver già visto tutto!

Come ogni itinerario che si rispetti, anche il nostro prevede un punto di partenza ben preciso. Prima di varcare la soglia della Basilica di San Pietro in Vaticano, soffermarsi nella grande piazza antistante è il modo ideale per immergersi in questo luogo simbolo di fede per milioni di credenti, di cultura per gli amanti dell’arte e di riflessione per chiunque vi si imbatta. L’accesso principale e più diretto a Piazza San Pietro è Via della Conciliazione, una lunga e scenografica strada a cui si accede da Piazza Pia, recentemente restaurata e pedonalizzata nell’ambito dei lavori per il Giubileo del 2025. È l’ingresso alla Piazza che più vi consigliamo, perché permette di godere di una vista unica e spettacolare della Basilica di San Pietro, offrendovi un’esperienza ancora più memorabile.

Se, però, desiderate regalarvi prima una passeggiata tranquilla ed esplorativa tra le suggestive stradine del rione Borgo, potete optare per l’ingresso di Via di Porta Angelica. Percorrendola, vi imbatterete in Porta Sant’Anna, uno degli accessi allo Stato della Città del Vaticano, così denominata per l’adiacente Chiesa di Sant’Anna dei Palafrenieri.

Una volta giunti in Piazza San Pietro, ponetevi al centro di questo metaforico abbraccio, in cui il colonnato dorico, con le sue imponenti braccia semicircolari, sembrerà accogliervi in un simbolico gesto di benvenuto. La piazza, di forma ellittica e di notevoli dimensioni (196×149 m), fu commissionata da papa Alessandro VII all’architetto Gian Lorenzo Bernini, che la ultimò nel 1667, dopo ben 11 anni di intensa attività. Caratterizzata da geometrie perfette, è un “ovale a tre centri”… e no, non è un problema geometrico da risolvere, ma un miracolo di design! I suoi punti focali sono l’Obelisco vaticano, un signore di pietra, alto e fiero, originario del Circo di Caligola e Nerone (l’impianto per spettacoli dell’antica Roma che sorgeva in quest’area), che porta in cima la croce salvifica di Cristo e si erge come simbolo di fede e speranza. Ai suoi lati spiccano due fontane gemelle, collocate simmetricamente tra loro e progettate da Carlo Maderno e Gian Lorenzo Bernini. Per realizzare la piazza furono impiegati più 44.000 metri cubi di travertino e, per il completamento dei lavori, alle centinaia di operai già presenti si aggiunsero diversi volontari, che spesso vedevano in questo lavoro un’espiazione dei propri peccati. Il colonnato è costituito da 284 colonne disposte su 4 file che, a loro volta, formano 3 corsie, di cui quella centrale è carrabile, mentre le due laterali sono percorribili esclusivamente a piedi. Lo completano 140 statue raffiguranti santi e martiri, alte più di 3 metri e realizzate qualche anno dopo dai discepoli di Bernini. 

Piazza San Pietro nasconde alcune curiosità, legate a impeccabili studi di prospettiva e calcoli geometrici voluti proprio dal Bernini. Aguzzando la vista, noterete che ogni colonna ha una forma convessa, espediente utile a creare un particolare effetto ottico, ossia quello di far apparire le colonne principali, poste all’ingresso della basilica, di un colore diverso rispetto a quelle della piazza. Siete curiosi di scoprire un ulteriore effetto ottico? Individuate sulla pavimentazione della piazza, tra le fontane e l’obelisco, i due dischi che riportano la scritta «Centro del colonnato». A questo punto, posizionatevi su di essi e assisterete a una magia: le file di colonne intorno a voi “scompariranno”, lasciando spazio a una sola. 

E infine, un’ultima curiosità: sapete che, sul selciato di Piazza San Pietro, si trova l’unico sampietrino di Roma a forma di cuore? Avvolto da varie leggende, tra cui una che ne attribuisce la realizzazione a Michelangelo Buonarroti, che lo scolpì in ricordo di un amore sfortunato, è soprannominato “Er Core de Nerone” e si trova vicino alla raffigurazione del libeccio, lungo la Rosa dei venti raffigurata intorno all’obelisco. 

Ora, davanti a voi, si staglia la facciata della Basilica di San Pietro in Vaticano, una delle opere più rappresentative dell’architettura rinascimentale e barocca. Progettata da Carlo Maderno, fu completata nel 1614 sotto il pontificato di Paolo V (sebbene l’iscrizione riporti la data del 1612). È decorata da colonne e paraste giganti ed è divisa in due ordini. In quello inferiore trovano posto le 5 porte di ingresso, di cui quella centrale, la più antica, fu realizzata nel XV secolo dal Filarete. Proseguendo a sinistra si incontrano la Porta del Bene e del Male e la Porta della Morte (opera di Giacomo Manzù), mentre a destra dell’opera del Filarete si ergono la Porta dei Sacramenti e la nota Porta Santa, commissionata da papa Pio XII allo scultore toscano Vico Consorti in occasione del Giubileo del 1950. L’ordine superiore è scandito da 9 finestre, di cui 3 dotate di balcone: da quello centrale, chiamato Loggia delle Benedizioni, si affaccia il papa per le solenni benedizioni Urbi et Orbi e il cardinale protodiacono quando annuncia l’elezione di un nuovo pontefice. Alzando lo sguardo, non vi sfuggiranno le statue monumentali che ornano la balaustra, raffiguranti il Cristo Redentore, San Giovanni Battista e gli 11 Apostoli.

E adesso, lo scorgete quel sublime esempio di ingegno architettonico che troneggia dietro la facciata? Ideata dal genio di Michelangelo Buonarroti, la Cupola della Basilica di San Pietro in Vaticano rappresenta la sintesi di un lungo e complesso percorso costruttivo, a cui il Maestro iniziò a lavorare negli ultimi anni della sua vita, portando a termine il tamburo, ossia la base che sostiene l’imponente calotta. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1564, il progetto fu ripreso e concluso da Giacomo della Porta tra il 1588 e il 1590: la cupola assunse così la sua caratteristica forma ogivale, più slanciata rispetto all’originale disegno michelangiolesco. 

Nel 1593 sulla cuspide della lanterna fu collocata una grande sfera in bronzo dorato (nota come Palla sacra) sormontata da una croce, opera di Sebastiano Torrigiani, che conferì all’intera struttura un tocco di magnificenza e sottolineò il trionfo spirituale e artistico del progetto. Sebbene sembri di modeste dimensioni, la sfera, cava al suo interno, può ospitare fino a 20 persone. È un dato certo dal momento che, fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, era visitabile, prima di essere definitivamente chiusa al pubblico per motivi di sicurezza. Si raggiungeva tramite una piccola scala situata nella loggia del lanternino e, lungo la copertura di bronzo, alcune fessure regalavano ai visitatori uno dei panorami più affascinanti del mondo. Fortunato fu lo zar di Russia Nicola I in onore del quale, nel 1845, papa Gregorio XVI organizzò nella sfera un suggestivo rinfresco.

Ma, come si dice… persa una sfera, si trova un Cupolone! Non lasciatevi sfuggire, quindi, la straordinaria visita alla Cupola di San Pietro. Davanti a voi avrete due scelte: o salire a piedi ben 551 gradini, oppure raggiungere il livello intermedio con un ascensore e poi proseguire a piedi per 320 gradini. La visita prevede anche l’entrata all’interno della Basilica, dove potrete ammirare, da una vicinanza eccezionale, la decorazione interna della cupola. Si tratta di un complesso rivestimento musivo che ricopre una superficie di circa 3.000 metri quadrati, realizzato tra il 1598 e il 1613 e raffigurante l’intera gerarchia celeste su un fondo che evoca un cielo stellato. A questo punto, con le ultime rampe di scale raggiungerete l’esterno della cupola, che vi regalerà una vista mozzafiato sulla Città Eterna. Divertitevi a scoprire i luoghi più famosi di Roma e a sbirciare, da questa posizione privilegiata, scorci dell’intero Stato del Vaticano!